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Assicurazione moto: veicoli fermi, nuove disposizioni UE

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Moto ferma assicurazione e sospensione

09/02/2024

Moto ferma e assicurazione: nuove norme in arrivo!

Per i proprietari di moto, da qualche tempo, c’è un’importante novità: in tempi molto recenti, infatti, è entrata in vigore una nuova disposizione europea che impone il pagamento della quota assicurativa RCA moto anche quando il veicolo è fermo per periodi prolungati. Ciò non impedirà a motociclisti e appassionati di sospendere temporaneamente la propria polizza assicurativa nei momenti di mancato utilizzo del mezzo, ma con diverse accortezze prima non previste.

Anche le moto ferme in garage, infatti, dovranno risultare coperte da RCA; sarà utile, pertanto, optare per soluzioni alternative, come la stipula di un’assicurazione moto stagionale di durata più breve o, eventualmente l’ottenimento di una deroga. Tali nuove disposizioni di legge dipendono, come detto, non da una decisione del governo italiano o di un particolare ministero, bensì da una nuova normativa in materia elaborata a Bruxelles che dovrà essere recepita negli ordinamenti di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Con questo articolo proveremo insieme a chiarirci le idee sull’argomento, analizzando la logica sottesa a questa riforma e i suoi effetti, e fornendo alcuni utili consigli a motociclisti e possessori di mezzi a due ruote per risparmiare sull’assicurazione senza trovarsi nella condizione di non rispettare la legge.

Da quando non si potrà più sospendere l’assicurazione moto?

La norma a cui facciamo riferimento è entrata formalmente in vigore davvero da poco: la sua approvazione definitiva in sede europea, infatti, è datata 28 dicembre 2023. I suoi effetti sono però immediati, e per i proprietari di motocicli, sia leggeri che più pesanti (dal semplice cinquantino a mezzi dalla cilindrata importante) sarà dunque necessario adeguarsi presto.

Cerchiamo di spiegare, anzitutto, la logica di questo nuovo provvedimento: l’idea alla base è legata al fatto che un mezzo a motore può costituire, potenzialmente, una fonte di pericolo (e necessita pertanto di una copertura assicurativa) anche quando non viene impiegato per la circolazione su strada: si parla, in proposito, di rischio statico. Per lo stesso principio, del resto, anche un veicolo in sosta, fermo a bordo strada o in un’area di parcheggio pubblico, non può essere scoperto sul piano assicurativo, pena sanzione. Tale norma, però, estende il medesimo principio anche ai veicoli tenuti fermi in aree private, come un garage. Ciò, comporta, dunque, l’obbligo di assicurazione per una moto ferma. Del resto sono pochissime le deroghe previste: l’obbligo assicurativo, pertanto, si estenderà di fatto a tutti i mezzi a due ruote.

Le condizioni di esclusione dal pagamento della polizza saranno legate soltanto a due particolari condizioni, entrambe però piuttosto rare a verificarsi. Si potrà dunque continuare a non pagare l’assicurazione per moto ferme in garage se:

  • il mezzo è impiegato per un utilizzo non conforme a quello di progettazione. Il caso tipico è quello di una moto alla quale siano state sottratte le ruote e che venga sfruttata non per la circolazione su strada, ma per altri usi. Si pensi, ad esempio, ai mezzi storici conservati a fini di esposizione oppure a quelli riconvertiti e usati per altri scopi differenti da quello d’uso abituale
  • il mezzo possiede un particolare interesse storico, ed è dunque tutelato dalle disposizioni in materia già previste dal Codice della Strada per quanto riguarda l’assicurazione di moto d’epoca. L’altra deroga riguarda, dunque, quei mezzi tutelati ex art. 60 CdS, per i quali è prevista la possibilità di sospendere il pagamento della quota assicurativa per un massimo di undici mesi all’anno.

Gli stessi principi, come vedremo, oltre che per le moto valgono anche per mezzi di locomozione a uso privato più pesanti, dalle automobili ai furgoni. Ciò che viene impedito, è bene però ribadirlo, non è la sospensione dell’assicurazione, bensì il fatto di lasciare il mezzo totalmente scoperto e privo di copertura RCA. Se invece la polizza risulterà presente e pagata, ma sospesa, non interverranno sanzioni, purché la sospensione venga attuata nei limiti e nei modi previsti dalla legge. Su questi aspetti torneremo in seguito, specificandoli al meglio.

Quando l’auto è ferma si paga l’assicurazione?

Oltre che per le moto, dunque, quanto finora affermato vale anche per le auto. L’obbligo di assicurazione, infatti, sarà ora previsto anche per i mezzi a quattro ruote, per lo stesso principio di rischio statico: anche un’autovettura, così come una moto ferma in box, comporta potenziali pericoli anche se non circola direttamente su strada pubblica. Le sanzioni previste non sono leggere: possedere un’auto senza pagare la relativa e dovuta quota assicurativa comporta infatti, in caso di controllo (a oggi non affatto difficile, grazie a database e sistemi elettronici di verifica) di una multa di almeno ottocento euro che può salire fino a oltre duemila nei casi più gravi (recidiva o lungo tempo di elusione dell’obbligo assicurativo). Alle pene già indicate, poi, si possono aggiungere la perdita di punti patente, il sequestro del veicolo non assicurato o addirittura il ritiro del libretto.

Se il quadro tracciato finora, tra assenza quasi totale di deroghe e presenza di sanzioni davvero salate, sembra essere abbastanza stringente, vediamo ora come i motociclisti e gli automobilisti possano continuare a conservare delle fondamentali tutele, senza però infrangere in alcun modo la legge. Ecco, dunque, diritti e limitazioni previsti dalle nuove normative in fatto di sospensione della polizza assicurativa RCA per auto e moto.

Quante volte si può sospendere l’assicurazione moto?

Rispetto al passato, non è cambiato, con le nuove disposizioni UE da poco entrate in vigore, il diritto di sospendere la propria polizza assicurativa per un tempo limitato, quando, ad esempio, il veicolo è tenuto in garage e non viene impiegato. La sospensione dell’assicurazione potrà essere fatta ogni volta che lo si desidera, purché vengano rispettati due requisiti fondamentali:

  • la sospensione deve essere comunicata alla compagnia assicurativa con almeno dieci giorni di anticipo. Questo tempo-cuscinetto servirà a espletare le procedure burocratiche necessarie a rendere attiva la sospensione. Per l’arco di quei dieci giorni di intervallo, l’assicurazione continuerà a risultare attiva e la relativa quota verrà regolarmente pagata dal proprietario del mezzo, che avrà così piena libertà di circolare
  • la sospensione non può durare più di dieci mesi all’anno. Non sarà più possibile, quindi, sospendere a oltranza, anche per anni consecutivamente, il pagamento dell’assicurazione di un mezzo che non circola e che risulta fermo in garage.

La sospensione dell’assicurazione moto, potrà dunque continuare a essere agevolmente sfruttata dai proprietari di veicoli a due ruote, ma avrà limiti più stringenti e soprattutto – quel che più conta – dovrà essere molto più limitata nel tempo. Se qualcuno ha un’assicurazione sospesa da anni o, peggio ancora, possiede un veicolo fermo da tempo e totalmente scoperto dal versamento della quota RCA, occorrerà mettersi in regola al più presto!

Come funziona la sospensione della polizza assicurativa moto?

Per quanto riguarda la sospensione dell’assicurazione di una moto ferma, la procedura da seguire per gli utenti interessati è davvero semplice. Basterà, infatti, contattare la compagnia assicurativa, attraverso i vari canali previsti (di persona recandosi in filiale, telefonicamente, via email oppure tramite PEC o raccomandata) e notificare la propria intenzione di sospendere il pagamento dell’assicurazione di una moto ferma in box. Il principale requisito a cui prestare attenzione, come già detto, è però legato alla durata di tale sospensione. Essa, infatti, non potrà durare più di dieci mesi all’anno.

Naturalmente la sospensione si applica soltanto a coloro che possiedono mezzi sempre a deposito, che non circolano mai su strada e non vi sostano: ricordiamo, infatti, che circolare sprovvisti di assicurazione costituisce un grave reato, passibile di multe e pene severe. Durante i mesi invernali, ad esempio, la moto rimarrà in garage e, pur non essendo idonea alla circolazione, potrà essere custodita senza rischio di incorrere in sanzioni.

In questo modo si ottempererà pienamente alla norma, tenendo sempre il veicolo assicurato e non andando oltre i dieci mesi all’anno di sospensione, ma si riuscirà ugualmente a risparmiare e a circolare liberamente quando lo si desidera.

A comandare, com’è ovvio, saranno le abitudini, i desideri e le necessità di ciascun automobilista o motociclista: ciò che qui conta ricordare ancora una volta, però, è di prestare grande attenzione al recentissimo aggiornamento della normativa, di controllare lo stato della propria assicurazione moto e, eventualmente, di correre a stipulare una nuova polizza per evitare noie legali.
Con l’assicurazione moto economica e sospendile di Verti puoi sospendere la polizza e riattivarla gratuitamente sul medesimo veicolo.

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