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Revisione moto: cos’è, ogni quanto farla e quanto costa

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Revisione moto: cos’è, ogni quanto farla e quanto costa

21/12/2020

I mesi invernali, a causa del diffuso maltempo, non sono l’ideale per uno spensierato giro in moto. Ma una bella giornata di sole può sempre giungere inattesa e diventare la perfetta occasione per rimettere su strada la tua moto. È importante quindi non farsi cogliere alla sprovvista e accertarsi di avere tutte le carte in regola per rimontare in sella alla tua due ruote, a partire dalla revisione moto.

Ecco tutto ciò che devi sapere per essere pronto a partire.

Cos’è la revisione moto e ogni quanto devi farla

La revisione moto è una procedura di controllo obbligatoria, prevista dagli articoli 79 e 80 del Codice della Strada, necessaria per garantire la sicurezza della circolazione di chi guida motocicli e ciclomotori e degli altri guidatori presenti in strada. La revisione ha anche lo scopo di verificare il rispetto del motoveicolo dei livelli consentiti di emissioni di inquinamento. Un aspetto fondamentale che devi tenere a mente fin da ora è il divieto di circolazione senza revisione, ma ci torneremo più in dettaglio in un secondo momento.

Per molti versi la revisione moto è simile alla revisione auto, quindi se sei già pratico del collaudo auto, molti passaggi ti saranno familiari. La prima similarità con la procedura auto è la frequenza con cui effettuare la revisione. La prima revisione deve avere luogo dopo 4 anni dall’immatricolazione, entro la fine dello stesso mese del rilascio della carta di circolazione. Se per esempio decidi di acquistare una moto nuova che verrà immatricolata a gennaio 2021, dovrai effettuare la prima revisione nel gennaio 2025. I successivi controlli invece dovranno avvenire ogni due anni, nello stesso mese della scadenza. Questa frequenza vale anche per motoveicoli con un’età superiore ai 30 anni e per le moto d’epoca.

Proroghe scadenza revisione moto per Covid-19

In quest’anno unico e costellato di nuove abitudini e sfide legate alla lotta contro il Coronavirus, il Governo ha stabilito delle proroghe nella scadenza, non solo di documenti identificativi come carte d’identità, patenti di guida e fogli rosa, ma anche della revisione moto e auto, per chi aveva la scadenza del controllo nel 2020.

La prima proroga è arrivata a marzo con il Decreto Legge n.18 del 17.03.2020, convertito dalla Legge n.27 del 24.04.2020. L’articolo 92 autorizzava la circolazione fino al 31 ottobre per auto e moto con revisione scaduta entro il 31 luglio. Le nuove scadenze vengono invece riportate nell’allegato 7 della circolare ministeriale del 22.10.2020:

  • Per le moto con revisione scaduta nel periodo compreso tra 1° agosto e 30 settembre 2020, la proroga sposta la scadenza al 31 dicembre 2020.
  • Se invece devi effettuare la revisione moto tra il 1° ottobre e il 31 dicembre, puoi beneficiare di una proroga fino al 28 febbraio 2021.

Procedura di revisione moto

Dopo aver chiarito prossime scadenze e tempistiche di revisione, possiamo passare al prossimo punto in elenco. Come funziona il “controllo tecnico”, nome ufficiale dell’ispezione per la revisione moto?

Innanzitutto devi sapere dove puoi effettuarlo: gli enti autorizzati sono la Motorizzazione, le officine ACI e i Centri di Revisione autorizzati. Quindi fai attenzione, perché l’officina del tuo meccanico di fiducia deve essere abilitata per effettuare la revisione, altrimenti rischi un addebito dei costi supplementari per la presa in carico della revisione e l’invio del motoveicolo a un centro autorizzato.

Il centro abilitato provvederà a effettuare un controllo amministrativo, quindi una verifica della correttezza dei dati riportati nel DUC (Documento Unico di Circolazione), per poi procedere al controllo meccanico ed elettronico di alcune componenti:

  • Freni
  • Sterzo
  • Impianto elettrico (nello specifico luci e segnalatore acustico)
  • Usura di assi e sospensioni
  • Integrità del telaio e targa
  • Livelli di rumorosità
  • Livelli di gas inquinanti
  • Limite velocità (per ciclomotori)

Collaudo moto: Nuovo Certificato di Revisione

A controllo concluso ti verrà rilasciato il Nuovo Certificato di Revisione, previsto dalla Direttiva UE n.45 del 2014, recepita in Italia dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 214, del 19 maggio 2017. Da quest’anno questo verbale di controllo tecnico è diventato obbligatorio, perché ha il compito di attestare in modo trasparente, non solo l’idoneità o meno alla circolazione, ma anche le condizioni del veicolo, come per esempio il chilometraggio, purtroppo spesso soggetto a contraffazione nei casi di frode nelle compravendite di usati.

Il certificato riporterà in modo puntuale:

  • Luogo e data del controllo
  • Numero di identificazione del veicolo
  • Targa e simbolo dello stato di immatricolazione
  • Categoria del veicolo
  • Lettura del contachilometri
  • Risultato del controllo tecnico
  • Problemi riscontrati e gravità
  • Data della successiva revisione
  • Identificazione di chi effettua il controllo e firma
  • Responsabile del controllo 

Insieme a queste informazioni troverai una tra le seguenti diciture, ad attestare lo stato del tuo motoveicolo:

  • regolare”: significa che puoi circolare e che la prossima revisione sarà tra 2 anni
  • ripetere”: puoi continuare a circolare, ma dovrai ripetere la revisione entro 1 mese
  • sospeso”: dovrai procedere con gli interventi segnalati nel certificato per poter circolare di nuovo

I dati della revisione confluiranno poi nel DUC, consultabile registrandosi sul Portale dell’Automobilista. Sul Portale puoi consultare pubblicamente i dati della revisione del veicolo, o eventualmente del veicolo usato che desideri acquistare, grazie a un form di verifica revisione, e controllare per esempio che il numero di chilometri corrisponda con quello del veicolo.

Il costo della revisione moto

L’ultimo passo per completare questa panoramica a tema revisione moto è scoprire il costo del controllo.

L’importo varia a seconda dell’Ente a cui ti rivolgi: se prenoti la revisione alla Motorizzazione il costo è di 45 euro; se procedi attraverso le agenzie ACI spenderai 65,25 euro, costo comprensivo di IVA e diritti di Motorizzazione, mentre in un’officina autorizzata la spesa aumenta a 66,88 euro, per il costo del bollettino postale.

Quanto ti costa non farla?

L’articolo 80 del Codice della Strada indica che circolare senza revisione comporta una sanzione amministrativa compresa tra 173 e 695 euro, importo che può raddoppiare se il tuo motoveicolo ha saltato più revisioni. Il veicolo viene quindi sospeso dalla circolazione fino al momento della revisione. Se il controllo delle forze dell’ordine avviene in autostrada e la moto risulta senza revisione, questa ti verrà sequestrata immediatamente.

Se vieni fermato alla guida di una moto sospesa dalla circolazione, in attesa di revisione o del suo esito, la sanzione amministrativa aumenterà a una somma compresa tra 2.002 euro a 8.009 euro e la moto sarà sottoposta a fermo amministrativo per 3 mesi.

Se invece vieni coinvolto in un incidente, guidando una moto non revisionata, rischi la rivalsa da parte dell’assicurazione dei danni pagati all’altro conducente.

Come procedere per la revisione di una moto ferma

Se hai tenuto la tua moto ferma per diversi anni e non hai effettuato la revisione, non preoccuparti: la revisione, come l’assicurazione, non era obbligatoria, a patto che il mezzo fosse custodito in uno spazio privato, come un cortile, un box o un garage. Se vuoi rimetterla in sesto, prenota la tua revisione e mettila su strada esclusivamente nel giorno previsto per il controllo, portando con te la ricevuta della prenotazione. L’unica eccezione di circolazione senza revisione infatti è proprio questa: la consegna del mezzo al centro presso cui hai prenotato la revisione.

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