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05-09-2022
3 min
Un sistema di copertura per tetti efficiente garantisce la protezione dell’edificio dagli agenti atmosferici e limita la dispersione termica. I tetti sono formati da una struttura portante che ha il compito di sostenere la parte superiore, ovvero il manto di copertura, il quale viene progettato con materiali impermeabili per poter resistere a pioggia, neve e vento.
Poiché esistono diverse tipologie di coperture per tetti e i materiali utilizzati cambiano di volta in volta, è utile fare una panoramica della situazione così da capire quali sono i pro e contro di ognuna per poi scegliere la più adatta alla propria abitazione.
Le coperture per tetti possono essere di diverso tipo: a cambiare è la forma che non solo può avere un’estetica peculiare, ma anche caratteristiche strutturali differenti. Le principali tipologie di coperture si possono suddividere in tre grandi gruppi a seconda della loro conformazione.
Questa tipologia di tetto ha una pendenza minima per assicurare il deflusso dell’acqua, per questo si può considerare quasi piana. I tetti orizzontali possono diventare delle vere e proprie terrazze accessibili ai condòmini. Il sistema di impermeabilizzazione è formato da un numero di strati variabile e determinato dai seguenti fattori:
Le coperture a falde hanno una forma triangolare su cui vengono messe in posa le tipiche mattonelle rosse molto diffuse nelle località montane. Si tratta, infatti, di un tetto pensato per permettere all’acqua di defluire agevolmente verso il basso, impedendo la penetrazione dell’umidità nel manto impermeabile e scaricando il peso a terra. Inoltre, l’inclinazione del tetto si presta all’installazione di pannelli solari. Esistono diversi tipi di copertura a falde: unica, doppia, sfalsate, con doppia inclinazione, etc.
Le coperture curve vengono perlopiù utilizzate nell’architettura contemporanea per realizzare gallerie, centri commerciali, padiglioni, etc. Hanno infatti una tipica forma a volta che si presta a creare ambienti ampi, ariosi e luminosi. Sicuramente è un sistema di copertura meno usato dei primi due, non essendo adatto agli edifici a scopo abitativo.
I materiali con cui vengono realizzate le coperture dei tetti possono essere: legno, PVC, policarbonato, cemento, terracotta e pietra. Quali sono le caratteristiche di questi materiali? Vediamo nel dettaglio le proprietà di ciascuno.
A questo punto, abbiamo tutti gli elementi per compiere la scelta migliore. Ci sono alcune variabili da tenere in considerazione, come le caratteristiche geografiche della zona in cui sorge l’edificio e le condizioni meteorologiche tipiche di quel luogo. Se, per esempio, l’abitazione si trova in una zona sismica, per la realizzazione del tetto, come anche delle altre parti dell’edificio, sarà il caso di scegliere materiali flessibili come il legno e il PVC.
Chi abita in zone montane, per far fronte alle frequenti nevicate, prediligerà, invece, un tetto a falde con mattonelle in terracotta così da far defluire meglio l’acqua. Chi è intenzionato a fare un investimento duraturo nel tempo, potrà scegliere materiali resistenti come il policarbonato e il cemento. Infine, se si ha una villa unifamiliare e si vuole ottenere un effetto esteticamente piacevole e raffinato, la pietra è una buona soluzione.
È importante tenere conto anche delle esigenze abitative, che possono portare in una direzione piuttosto che in un’altra. Se si ha la necessità di risparmiare sui consumi di energia e isolare termicamente la casa, si preferiranno determinati materiali (per esempio legno, plastica, PVC, policarbonato).
Infine, la scelta di un materiale di qualità, che possa durare nel tempo, è sicuramente da valutare con attenzione. Per farsi aiutare in questa scelta determinante, ci si può affidare a dei professionisti del settore che sapranno indicarci la soluzione più adatta.