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Assicurazione moto: veicoli fermi, nuove disposizioni UE

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Molti motociclisti utilizzano la propria moto solo in alcuni periodi dell’anno, lasciandola ferma in box o in un’area riservata durante l’inverno. In passato era possibile avere un’assicurazione solo per i mesi in cui il mezzo veniva utilizzato.

Oggi però la situazione è cambiata: dal dicembre 2023 la normativa RC Auto/Moto è cambiata (Decreto Legislativo 184_2023 Recepimento Direttiva UE 2118_2021) e con l’entrata in vigore della nuova normativa, non è più consentita non avere copertura assicurativa per i veicoli fermi o inutilizzati.

Anche le moto ferme in box, infatti, dovranno risultare coperte da RCA; sarà utile, pertanto, optare per soluzioni alternative. Tali nuove disposizioni di legge dipendono, come detto, non da una decisione del governo italiano o di un particolare ministero, bensì da una nuova normativa in materia elaborata a Bruxelles che dovrà essere recepita negli ordinamenti di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Con questo articolo proveremo insieme a chiarirci le idee sull’argomento, analizzando la logica sottesa a questa riforma e i suoi effetti, e fornendo alcuni utili consigli a motociclisti e possessori di mezzi a due ruote per risparmiare sull’assicurazione senza trovarsi nella condizione di non rispettare la legge.

Assicurazione moto ferma e veicolo non circolante: cosa prevede la legge?

La normativa attuale ha eliminato la possibilità di non possedere l’assicurazione moto o auto anche nel caso in cui non vengano utilizzati. Questo significa che l’RC resta obbligatoria anche per i veicoli fermi e/o chiusi in area privata. Per chi utilizza la moto solo stagionalmente, conviene orientarsi verso soluzioni assicurative innovative come polizze temporanee o a consumo, che permettono di pagare in base all’uso reale del mezzo. In questo modo è possibile rispettare la legge e, allo stesso tempo, ottimizzare i costi. Tutte le polizze restano comunque sospendibili per un massimo di 10 mesi (11 nel caso di veicoli storici).

Cerchiamo di spiegare, anzitutto, la logica di questo provvedimento: l’idea alla base è legata al fatto che un mezzo a motore può costituire, potenzialmente, una fonte di pericolo (e necessita pertanto di una copertura assicurativa) anche quando non viene impiegato per la circolazione su strada: si parla, in proposito, di rischio statico. Per lo stesso principio, del resto, anche un veicolo in sosta, fermo a bordo strada o in un’area di parcheggio pubblico, non può essere scoperto sul piano assicurativo, pena sanzione. Tale norma, però, estende il medesimo principio anche ai veicoli tenuti fermi in aree private, come un box. Ciò, comporta, dunque, l’obbligo di assicurazione per una moto ferma. Del resto sono pochissime le deroghe previste: l’obbligo assicurativo, pertanto, si estenderà di fatto a tutti i mezzi a due ruote.

Le condizioni di esclusione dal pagamento della polizza saranno legate soltanto a due particolari condizioni, entrambe però piuttosto rare a verificarsi. Si potrà dunque continuare a non pagare l’assicurazione per moto ferme in garage se:

  • il mezzo è impiegato per un utilizzo non conforme a quello di progettazione. Il caso tipico è quello di una moto alla quale siano state sottratte le ruote e che venga sfruttata non per la circolazione su strada, ma per altri usi. Si pensi, ad esempio, ai mezzi storici conservati a fini di esposizione oppure a quelli riconvertiti e usati per altri scopi differenti da quello d’uso abituale
  • il mezzo possiede un particolare interesse storico, ed è dunque tutelato dalle disposizioni in materia già previste dal Codice della Strada per quanto riguarda l’assicurazione di moto d’epoca. L’altra deroga riguarda, dunque, quei mezzi tutelati ex art. 60 CdS, per i quali è prevista la possibilità di sospendere il pagamento della quota assicurativa per un massimo di undici mesi all’anno.

Nello specifico Il decreto prevede alcune deroghe all’obbligo assicurativo:

  • al comma 1 per i veicoli ritirati formalmente dalla circolazione e per veicoli il cui uso è vietato, in via temporanea o permanente, in forza di una misura adottata dall’autorità competente conformemente alla normativa vigente (es. fermo amministrativo).
  • al comma 2 per veicoli non idonei all’uso come mezzo di trasporto e per veicoli il cui uso è stato volontariamente sospeso su richiesta del proprietario, dell’usufruttuario, dell’acquirente con patto di riservato dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria), per effetto di una formale comunicazione all’impresa.

Gli stessi principi, come vedremo, oltre che per le moto valgono anche per mezzi di locomozione a uso privato più pesanti, dalle automobili ai furgoni. Ciò che viene impedito, è bene però ribadirlo, non è la sospensione dell’assicurazione, bensì il fatto di lasciare il mezzo totalmente scoperto e privo di copertura RCA. Se invece la polizza risulterà presente e pagata, ma sospesa, non interverranno sanzioni, purché la sospensione venga attuata nei limiti e nei modi previsti dalla legge.

Quando l’auto è ferma si paga l’assicurazione?

Oltre che per le moto, dunque, quanto finora affermato vale anche per le auto. L’obbligo di assicurazione, infatti, sarà ora previsto anche per i mezzi a quattro ruote, per lo stesso principio di rischio statico: anche un’autovettura, così come una moto ferma in box, comporta potenziali pericoli anche se non circola direttamente su strada pubblica. Le sanzioni previste non sono leggere: possedere un’auto senza pagare la relativa e dovuta quota assicurativa comporta infatti, in caso di controllo (a oggi non affatto difficile, grazie a database e sistemi elettronici di verifica) di una multa di almeno ottocento euro che può salire fino a oltre duemila nei casi più gravi (recidiva o lungo tempo di elusione dell’obbligo assicurativo). Alle pene già indicate, poi, si possono aggiungere la perdita di punti patente, il sequestro del veicolo non assicurato o addirittura il ritiro del libretto.

Se il quadro tracciato finora, tra assenza quasi totale di deroghe e presenza di sanzioni davvero salate, sembra essere abbastanza stringente, vediamo ora come i motociclisti e gli automobilisti possano continuare a conservare delle fondamentali tutele, senza però infrangere in alcun modo la legge. Ecco, dunque, diritti e limitazioni previsti dalle nuove normative in fatto di sospensione della polizza assicurativa RCA per auto e moto.

Quante volte si può sospendere l’assicurazione moto?

Rispetto al passato, non è cambiato, con le nuove disposizioni UE da poco entrate in vigore, il diritto di sospendere la propria polizza assicurativa per un tempo limitato, quando, ad esempio, il veicolo è tenuto in box non viene impiegato. La sospensione dell’assicurazione potrà essere fatta, purché vengano rispettati due requisiti fondamentali:

  • non è prevista una tempistica per richiedere la sospensione è prevista invece per la proroga
  • il cliente con la richiesta della sospensione deve necessariamente indicare la data della riattivazione
  • la sospensione non può durare più di dieci mesi all’anno (11 nel caso delle auto storiche).

La sospensione dell’assicurazione moto, potrà dunque continuare a essere agevolmente sfruttata dai proprietari di veicoli a due ruote, ma avrà limiti più stringenti e soprattutto – quel che più conta – dovrà essere molto più limitata nel tempo. Se qualcuno ha un’assicurazione sospesa da anni o, peggio ancora, possiede un veicolo fermo da tempo e totalmente scoperto dal versamento della quota RCA, occorrerà mettersi in regola al più presto!

Un esempio pratico: la moto ferma per l’inverno

Immagina di avere una moto che usi solo in estate. In passato avresti potuto non assicurare il veicolo se non utilizzato, oggi, invece, sei obbligato a mantenere l’assicurazione attiva anche se il veicolo resta fermo in garage.
La soluzione più conveniente potrebbe essere scegliere una formula a consumo o una polizza con premio calcolato sui chilometri, così paghi in modo proporzionale all’effettivo utilizzo.

Come funziona la sospensione della polizza assicurativa moto?

Per quanto riguarda la sospensione dell’assicurazione di una moto ferma, la procedura da seguire per gli utenti interessati è davvero semplice. Basterà, infatti, contattare la compagnia assicurativa, attraverso i vari canali previsti (di persona recandosi in filiale, telefonicamente, via email oppure tramite PEC o raccomandata) e notificare la propria intenzione di sospendere la copertura e di conseguenza il pagamento di eventuali rate dovute nel periodo di sospensione dell’assicurazione di una moto ferma in box. Il principale requisito a cui prestare attenzione, come già detto, è però legato alla durata di tale sospensione. Essa, infatti, non potrà durare più di dieci mesi all’anno.

Naturalmente la sospensione si applica soltanto a coloro che possiedono mezzi sempre a deposito, che non circolano mai su strada e non vi sostano: ricordiamo, infatti, che circolare sprovvisti di assicurazione costituisce un grave reato, passibile di multe e pene severe. Durante i mesi invernali, ad esempio, la moto rimarrà in garage e, pur non essendo idonea alla circolazione, potrà essere custodita senza rischio di incorrere in sanzioni.

In questo modo si ottempererà pienamente alla norma, tenendo sempre il veicolo assicurato e non andando oltre i dieci mesi all’anno di sospensione, ma si riuscirà ugualmente a risparmiare e a circolare liberamente quando lo si desidera.

A comandare, com’è ovvio, saranno le abitudini, i desideri e le necessità di ciascun automobilista o motociclista: ciò che qui conta ricordare ancora una volta, però, è di prestare grande attenzione al recentissimo aggiornamento della normativa, di controllare lo stato della propria assicurazione moto e, eventualmente, di correre a stipulare una nuova polizza per evitare noie legali.
Con l’assicurazione moto economica e sospendile di Verti puoi sospendere la polizza e riattivarla gratuitamente sul medesimo veicolo o in caso di sostituzione anche su altro veicolo.

Assicurazione moto sospenibile: le faq principali

Se la moto è ferma devo comunque avere l’assicurazione attiva?

Sì. Dal 2023 l’assicurazione RC è obbligatoria anche se il veicolo è parcheggiato in un’area privata, come un box o un cortile.

Perché è obbligatoria l’assicurazione anche se la moto non circola?

Perché un veicolo fermo può comunque provocare danni a terzi (ad esempio incendi, perdite di carburante o urti accidentali in garage). La legge tutela i terzi in ogni circostanza.

Posso avere una moto senza assicurazione?

No. I veicoli devono sempre essere assicurati ma è consentita la sospensione della copertura

Posso sospendere l’assicurazione moto?

Sì, a patto che l’RC resti comunque attiva anche se viene sospesa la copertura

Quali alternative ho per risparmiare se uso poco la moto?

Puoi valutare:

  • polizze temporanee (es. di pochi mesi, se disponibili sul mercato)
  • soluzioni pay-per-use, con tariffa calcolata sui chilometri effettivamente percorsi
  • offerte dedicate a chi utilizza il veicolo solo stagionalmente.

Se non rinnovo l’assicurazione e la moto resta ferma?

Non è consentito. In caso di controlli rischi sanzioni e il sequestro del veicolo.

Obbligo assicurazione moto ferma: ecco in breve cosa tenere a mente

Posso non assicurare il veicolo? No, non più.
L’assicurazione è obbligatoria anche se la moto è ferma in garage? Sì.
Cosa rischio senza assicurazione? Multa e sequestro del veicolo.
Come posso risparmiare se uso poco la moto? Con polizze temporanee o pay-per-use.
Con verti puoi provare a fare un veloce preventivo online per l’assicurazione moto e controllare tutte le nostre garanzie e policy per trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.