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Pompa di calore: come funziona e quanto consuma

Casa e famiglia

Pompa di calore: come funziona e quanto consuma

05/12/2023

La pompa di calore rappresenta una delle soluzioni attualmente più in voga per riscaldare la propria casa o appartamento. Si tratta di un sistema moderno e innovativo che ha visto una crescente diffusione grazie alla possibile riduzione dei costi in bolletta e all’efficientamento delle prestazioni energetiche: l’impianto di riscaldamento, infatti, risulterà più performante, raggiungendo le temperature desiderate in meno tempo e con maggiore stabilità.

Come funziona il riscaldamento con pompa di calore

Prima di ragionare sul rapporto tra costi e benefici, vediamo cosa sono le pompe di calore e come funziona il riscaldamento domestico ottenuto tramite questi sistemi.
Una pompa di calore funziona ricavando energia dall’ambiente esterno per trasferirla all’interno di un edificio e utilizzarla ai fini di scaldare gli ambienti. L’energia viene prelevata dall’esterno, sfruttando fonti disponibili in quantità praticamente illimitata quali aria, acqua, terra e totalmente gratuita. L’impianto ha, appunto, la funzione di catturare, trasformare e rendere utilizzabile questa energia termica. Perché ciò avvenga, sono necessari quattro passaggi che ora riepiloghiamo.

Una funzione importantissima è svolta dal fluido refrigerante che permette il corretto funzionamento dell’intero sistema. Si tratta di una sostanza che passa facilmente dallo stato liquido a quello gassoso, poiché va in ebollizione a una temperatura molto bassa. La sua trasformazione innesca un circolo finalizzato alla produzione del calore necessario. Eccone i momenti-chiave:

  • evaporazione. Il primo passaggio consiste nell’assorbimento, da parte del fluido refrigerante, di calore dall’ambiente esterno. Ciò comporta un repentino innalzamento delle temperature, che consente la trasformazione in gas del fluido. L’area della pompa di calore deputata a questa funzione è detta evaporatore
  • compressione. A questo punto il fluido, già trasformato in gas, può essere trasferito nel compressore, dove verrà ridotto di volume e ulteriormente riscaldato
  • condensazione. Il fluido, così riscaldato e compresso, viene ora nuovamente raffreddato, tornando allo stato liquido. Nel nuovo passaggio di stato si ha una cessione di calore che la pompa cattura e reimpiega per il riscaldamento dell’impianto (a pavimento, termosifoni, etc.) cui è collegata
  • espansione. Il gas, nuovamente espanso, ritorna progressivamente allo stato iniziale, cede la parte residuale di calore che aveva trattenuto e si appresta ad essere rimesso in circolo.

L’impianto prevede un sistema chiuso, con un continuo riciclo del medesimo gas. Questa sostanza, infatti, conserva nel tempo le sue proprietà e può scaldarsi e raffreddarsi infinite volte cedendo calore alla pompa e di conseguenza all’appartamento alla quale il sistema è collegato.

Affinché l’intero processo abbia luogo, la pompa di calore richiede il dispendio di una certa quantità di energia elettrica. Bisogna considerare, però, che l’adozione di questo sistema comporterà l’azzeramento delle spese legate al gas metano, solitamente impiegato per far funzionare termosifoni e impianti di calore domestici. Ulteriori differenze, poi, potranno essere determinate dall’acquisto di una pompa di calore ad aria o ad acqua oppure da un sistema che trae direttamente dal sottosuolo l’energia termica indispensabile per il suo funzionamento.

Dopo aver visto come funziona una pompa di calore, analizziamo costi e consumi energetici previsti con l’installazione di un impianto di ultima generazione.

Prezzi e incentivi per il riscaldamento con pompa di calore

Sia i prezzi che i consumi connessi all’installazione di una pompa di calore possono oscillare notevolmente in base a vari fattori. Anzitutto questi impianti possono differire notevolmente per caratteristiche. Una pompa ad aria risulterà sicuramente più economica, mentre una pompa di calore ad acqua comporterà spese maggiori, poiché si renderà necessaria la presenza di un boiler utile ad accumulare l’acqua calda.

Un capitolo a parte, invece, è rappresentato dalle pompe di calore acqua-acqua, che traggono energia direttamente dalle acque di falda (a temperatura stabile) presenti nel sottosuolo e consentono di ottenere prestazioni eccezionali, ma prevedono alti costi e richiedono la realizzazione di un pozzo sotterraneo.

Mentre quest’ultimo sistema può prevedere costi molto importanti, anche di qualche decina di migliaia di euro, le pompe di calore più comunemente impiegate in condomini e appartamenti residenziali risultano certamente più economiche, avendo un prezzo che si aggira intorno ai 300 euro al kilowatt, a salire, fino a un massimo di circa mille euro/kW in caso di particolari difficoltà di realizzazione dell’impianto.

Dal punto di vista economico, il grande vantaggio offerto dalle pompe di calore sta nella possibilità di accedere a sgravi e incentivi statali. I due principali sono il conto termico, che dà diritto a una forma di rimborso diretto da parte dello Stato. Esso avviene, previa verifica di tutta la documentazione necessaria da parte di un perito, per una cifra variabile e che viene incassata tramite bonifico. La somma coperta può arrivare ad un massimo del 65% della spesa realizzata.

La stessa percentuale di sconto può essere ottenuta accedendo agli ordinari bonus per ristrutturazioni e operazioni di efficientamento energetico. Anche in questo caso bisognerà presentare la documentazione necessaria, aprendo una CILA e assicurandosi del fatto che l’intero stabile presso il quale si desidera effettuare i lavori di ripristino, manutenzione e incremento delle prestazioni energetiche risulti a norma. In questo caso, però, il beneficio economico a cui si ha diritto verrà rimborsato in forma di detrazione fiscale, nell’arco di dieci anni. Sul piano economico, pertanto, il conto termico risulta senza dubbio l’incentivo più conveniente, poiché comporta un’immediata liquidazione del rimborso dovuto, ma anche quello più difficile da ottenere, a causa dei complessi passaggi burocratici necessari e dell’esiguità delle risorse messe complessivamente a disposizione dallo Stato.

Quanto consuma una pompa di calore

Per quanto riguarda i consumi legati all’installazione di una pompa di calore, occorre precisare subito che essi dipendono dal tipo di impianto energetico di cui dispone l’abitazione. Trattandosi di un sistema che sfrutta corrente elettrica per funzionare, infatti, esso può diventare totalmente a impatto e a costo zero se si sceglie di dotare l’edificio di un sistema fotovoltaico, che trae energia direttamente dai raggi solari. Con tale scelta, infatti, si potrà assistere a un radicale abbattimento dei costi, che si limiteranno all’installazione e alla periodica manutenzione degli impianti di produzione di elettricità e riscaldamento a uso domestico.

Anche utilizzando energia elettrica non ricavata da fonti rinnovabili, comunque, sarà possibile realizzare un bel risparmio. Con un solo Kilowatt/ora di corrente elettrica, infatti, si potranno ottenere ben 5 KW/h di energia termica. La pompa di calore, pertanto, si rivela estremamente efficace sul piano dei consumi e delle prestazioni, perché consente di riscaldare un appartamento in modo uniforme senza costi eccessivi. Il risparmio risulterà, dunque, davvero notevole non solo rispetto ai tradizionali impianti a metano, ma anche se il termine di paragone scelto saranno altri impianti di riscaldamento a uso domestico che utilizzano la corrente elettrica come materia prima per la fornitura di calore. La riduzione dei costi in bolletta, infatti, è stimata tra il 40% e il 70%: questa oscillazione dipende in gran parte dall’uso che si intende fare dell’impianto (maggiori saranno i tempi di accensione, più cresceranno i consumi) e dalla temperatura media che si desidera avere in casa. Eccedere, naturalmente, comporterà inutili sprechi!

Vantaggi e svantaggi della pompa di calore

Concludiamo il nostro articolo sulle pompe di calore elencandone sinteticamente i principali vantaggi e svantaggi, per capire quando risulta conveniente e quando invece non conviene la pompa di calore.

Un requisito da tenere bene a mente è legato alla temperatura esterna media. Poiché, infatti, una pompa di calore trae il proprio “combustibile” dall’aria presente esternamente all’edificio, sarà necessario che le temperature esterne non siano troppo rigide. In quest’ultimo caso, infatti, il dispendio energetico necessario alla trasformazione dell’aria presa dall’esterno in calore per il riscaldamento saranno molto elevate, rendendo nel complesso svantaggiosa l’installazione dell’impianto.

Una valida alternativa in questo senso, come abbiamo visto, è rappresentata dalle pompe di calore acqua-acqua che sfruttano fonti di energia presenti nel sottosuolo e quindi non influenzate dalla temperatura esterna e dai fenomeni atmosferici. In questo caso, però, un problema potrebbe essere realizzato dagli alti costi di realizzazione di un impianto in parte sotterraneo.

Tra i pro, inoltre, vanno segnalati gli incentivi fiscali cui si può accedere, la netta riduzione delle spese in bolletta, il ridotto consumo di energia e il basso impatto ambientale di questi sistemi. Tutte queste ragioni rendono le pompe di calore una soluzione ideale per tutti coloro che desiderano rendere più green la propria casa e adeguarsi alle nuove direttive ambientali, sostituendo i vecchi impianti obsoleti e spesso costosi ed inquinanti.

Un ulteriore vantaggio può essere rappresentato dalla possibilità di installare pompe di calore inverter: in questo caso i costi iniziali lieviteranno leggermente, ma si potrà usufruire di un sistema utilizzabile durante tutto l’anno, e in grado di produrre (sfruttando i medesimi principi) sia aria calda che aria fredda.

Da sottolineare anche il vantaggio di poter legare il nuovo impianto ai sistemi di riscaldamento già presenti in un appartamento. La pompa di calore, infatti, va a sostituire soltanto la caldaia, ma non richiede l’acquisto di nuovi termosifoni, la realizzazione di un nuovo impianto a pavimento o l’esecuzione di grandi lavori all’interno dello stabile. I costi, pertanto, saranno nel complesso relativamente ridotti; anche la manutenzione, del resto, pur dovendo essere effettuata periodicamente, non comporterà grosse spese. Il fluido refrigerante non necessita di essere cambiato e può pertanto alimentare una buona pompa di calore anche per molti anni senza alcun tipo di problema.

Il rapporto costi-benefici, insomma, può variare a seconda delle varie situazioni, ma nel complesso si può dire che le pompe di calore risultino sistemi di riscaldamento innovativi, ecologici ed efficienti e siano pertanto fortemente consigliabili sia per chi effettua operazione di ristrutturazione della propria casa sia per chi acquista un nuovo appartamento in cui abitare.

Adesso che hai un quadro più completo su cosa sono le pompe di calore e sui pro e contro dei sistemi di riscaldamento che si basano sulle medesime, non ti resta che valutarne l’acquisto ed eventuale installazione. E ricordati che un bene prezioso come la tua casa va protetto: se non hai già una polizza assicurativa o se ne desideri una con più coperture, dai uno sguardo all’assicurazione Casa e Famiglia Verti.

 

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