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Bollo auto 2019: tutte le novità

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Bollo auto 2019: tutte le novità

25/02/2019

Bollo auto: tassa di circolazione o di proprietà?

Innanzitutto un chiarimento: il bollo auto non è una tassa di circolazione, come si può credere erroneamente, ma si tratta di una tassa di proprietà. Questo significa che occorre versarla anche nel caso in cui non si utilizzi il mezzo.

Come calcolare il bollo auto?

Il bollo viene calcolato sulla base della potenza del veicolo, misurata in KiloWatt (KW), che puoi individuare facilmente sul libretto di circolazione, andando al punto P2. Si prende inoltre in considerazione la classe ambientale, ad esempio per un veicolo Euro3 occorrerà versare una cifra più elevata rispetto a quella prevista per un Euro5. Il conteggio corretto si ottiene prendendo il numero di KiloWatt, privo dei decimali, e moltiplicandolo per la relativa tariffa prevista dalla Regione di residenza. Per ottenere direttamente il dato che ti interessa, ti consigliamo però di utilizzare i servizi gratuiti online di calcolo del bollo auto forniti da:

I dati da inserire nel calcolatore ACI, sono i seguenti:

  • tipo di pagamento (rinnovo, prima immatricolazione ecc.);
  • Regione di residenza dell’intestatario;
  • tipo di veicolo (auto, moto, rimorchi ecc.);
  • targa del veicolo.

L’ACI ricorda che: “Il servizio calcola l’importo dovuto solo a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza dell’ultimo bollo pagato. Esempio: se il mese di scadenza è Agosto il pagamento può essere effettuato solo dal 1° settembre.
I dati da inserire nel calcolatore dell’Agenzia delle Entrate, sono lievemente diversi:

  • categoria del veicolo
  • targa del veicolo
  • Regione di residenza
  • data di scadenza del bollo
  • mesi di validità
  • codice di riduzione, legato ad alcune tipologie di veicolo come ad esempio i taxi.

Scadenza pagamenti bollo auto

La tassa deve essere pagata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza, in questo modo si evitano le maggiorazioni. Facciamo un esempio:

  • il bollo scade a febbraio 2019
  • il pagamento deve essere effettuato entro il 31 marzo 2019.

Occorre però precisare che dal 1° gennaio 1999, le competenze in materia di riscossione del bollo sono state trasferite dalla legge alle Regioni statuto ordinario ed alle Province autonome di Trento e Bolzano (mentre tali funzioni per alcune Regioni a Statuto Speciale sono svolte dal Ministero delle Finanze). Questo significa che gli enti regionali possono operare discrezionalmente delle proroghe sulla scadenza che abbiamo illustrato in via generale.

Come pagare bollo auto?

Il pagamento del bollo può essere effettuato in diversi modi:

  • direttamente presso le sedi ACI;
  • negli uffici postali;
  • presso i tabaccai convenzionati con Banca ITB;
  • presso i tabaccai del circuito Lottomatica;
  • nelle agenzie di pratiche auto;
  • dagli sportelli Bancomat.

Pagamento bollo online

Come per tutti i versamenti, ormai, è possibile effettuare il versamento anche online. Si può utilizzare l’Internet banking, messo a disposizione dalla propria banca, oppure il servizio ACI dedicato. In questo secondo caso occorre verificare che il servizio sia attivo per la Regione di residenza, poiché vi sono Regioni per le quali il servizio ACI non è disponibile in tutto o in parte.

Verifica pagamento bollo auto

L’Agenzia delle Entrate fornisce un servizio online di interrogazione dei pagamenti effettuati, in modo da poter verificare l’esito del pagamento. Purtroppo però questo servizio riguarda soltanto le Regioni per le quali la tassa automobilistica è gestita dall’Agenzia delle Entrate, e cioè Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il servizio è inoltre disponibile per Marche, Sicilia e Valle D’Aosta. Per le altre Regioni, rimandiamo ai servizi di Agenzia delle Entrate e ACI illustrati nel paragrafo dedicato al calcolo del bollo auto online, che consentono comunque di effettuare la verifica di pagamento.

Bollo auto: casi particolari

Vediamo adesso un paio di casi particolari che possono implicare eventuali richieste di rimborso per il bollo già versato.

Bollo auto rubata: come richiedere rimborso

Hai pagato regolarmente il bollo ma hai subito il furto dell’auto? Ecco in sintesi i passi che devi compiere:

  • denuncia di furto presso le autorità preposte;
  • denuncia al PRA di perdita del possesso del mezzo;
  • richiesta di rimborso del bollo.

Il rimborso del bollo auto non goduto viene concesso dalle Regioni soltanto nel caso in cui il furto sia avvenuto almeno un mese prima della scadenza del periodo d’imposta. In sostanza se il bollo scade a marzo 2019, hai diritto al rimborso solo se il furto avviene entro febbraio, altrimenti avrai soltanto diritto a non versare il bollo per l’anno successivo.

Bollo auto: proprietario deceduto

Nel caso il proprietario del veicolo muoia, saranno gli eredi a doversi prendere carico del versamento della tassa.
L’unica alternativa per non pagare la tassa è la rinuncia all’eredità, che va effettuata entro 10 anni dal decesso del soggetto, o entro 40 giorni dall’inventario dei beni che si svolge nei tre mesi dopo la successione. Ricordiamo che una volta ereditato il veicolo occorre aggiornare la carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile, pena ritiro della carta e sanzione pecuniaria.

Novità bollo auto 2019

In attesa del bollo europeo, vediamo quali sono le novità allo studio a livello nazionale.

Superbollo auto

E’ stato presentato in Senato un disegno di legge per l’abolizione del superbollo, un’addizionale del bollo destinata non alle Regioni ma allo Stato.
Si tratta di un’addizionale erariale del bollo fissata a 20 euro per ogni KiloWatt in più rispetto ai 185KW. In sostanza la tassa riguarda le auto cosiddette di lusso e i veicoli per uso promiscuo di cose e persone.

Condono bollo auto

Il bollo auto rientra tra i debiti con il Fisco coinvolti nella cosiddetta Pace Fiscale, introdotta con la Legge di Bilancio 2019. Questo comporta che;

  • le cartelle relative al bollo auto, emesse tra il 1° gennaio 2010 e il 31 dicembre 2017 e di valore inferiore a 1.000 euro, saranno annullate d’ufficio (e dunque non sarà necessario fare alcuna domanda per ottenere il beneficio);
  • le cartelle di valore superiore a 1.000 euro, emesse sempre nel medesimo intervallo temporale, garantiscono l’accesso alla cosiddetta rottamazione ter, la possibilità cioè di versare l’importo dovuto privo di sanzioni e interessi.

Aumenti bollo auto 2019

Per il 2019 non sono previsti aumenti. Si è parlato a lungo di un aumento del bollo sui veicoli maggiormente inquinanti, dunque gli Euro1, Euro2 ed Euro3, ma la Legge di Bilancio 2019 non fa riferimento ad alcun aumento, introducendo invece lo sconto già illustrato sulle auto di rilevanza storica con immatricolazione superiore a 20 anni.

Bollo auto storiche

Le auto storiche con più di 30 anni sono totalmente esenti da bollo. Si tratta di una novità introdotta a partire dal 2016 e che ha escluso dall’esenzione i veicoli tra i 20 e i 30 anni. Con la Legge di Bilancio 2019, però, è stato in parte recuperato il beneficio per le auto con età superiore ai 20 anni. La norma recita infatti: “Gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni, se in possesso del certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009 […] e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione, sono assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50%“.
Questo significa che non tutti i veicoli con immatricolazione superiore ai 20 anni hanno diritto allo sconto, ma soltanto quelli che:

  • sono in possesso del certificato di rilevanza storica;
  • presentano tale requisito sulla carta di circolazione.

Bollo auto europeo: come funziona?

Il bollo auto europeo è un progetto della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo. L’idea è quella di uniformare questa tassa a livello europeo, appunto, considerando due variabili:

  • chilometri percorsi;
  • inquinamento prodotto.

Per ottenere questi dati in maniera incontrovertibile, occorrerà dotare ciascun veicolo di una sofisticata scatola nera, che non possa essere manomessa e che misuri e invii agli organi preposti i dati sui chilometri percorsi e l’inquinamento prodotto. Il progetto è al vaglio del Consiglio Europeo con l’obiettivo di abolire le tasse nazionali e di introdurre l’imposta europea entro la fine del 2020 o l’inizio del 2021. Per giungere a compimento, la riforma dovrà ottenere anche il parere positivo degli Stati membri, che dovranno discutere internamente il progetto.

Bollo moto

Il bollo moto, funziona esattamente come il bollo auto, dunque ricapitolando:

  • si tratta di una tassa legata alla proprietà di motoveicoli (veicoli a due ruote con cilindrata superiore ai 50 cc) e di ciclomotori (cilindrata massima di 50 cc);
  • il calcolo si basa sui KiloWatt e varia a seconda della Regione (può essere effettuato online sui siti dell’ACI e dell’Agenzia delle Entrate);
  • la tassa deve essere versata entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza;
  • il pagamento può essere effettuato presso ACI, uffici postali, tabaccai e sportelli Bancomat oppure online tramite l’Internet banking oppure il servizio ACI dedicato;
  • le moto storiche con immatricolazione superiore a 30 anni sono esenti da bollo, per quelle tra i 20 e i 30 anni si versa il 50% del dovuto ma soltanto se in presenza del certificato di rilevanza storica.
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