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Cos’è il Cruise Control?

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Cruscotto automobile

08/11/2022

Il Cruise Control, ovvero: controllo della velocità di crociera, è un sistema elettronico di assistenza alla guida che rientra nel primo livello della guida autonoma, comparso per la prima volta nel 1957 sulle Chrysler Imperial nel mercato statunitense.

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Cruise Control: come funziona il limitatore di velocità

Tramite il Cruise Control è possibile selezionare e mantenere una velocità di guida costante. Questo avviene per mezzo di dispositivi capaci di agire sulla farfalla del carburatore, meccanicamente, se si tratta di automobili di vecchia generazione, o elettricamente sulle macchine con motore a iniezione elettronica oppure, ancora, gestendo l’iniezione nei propulsori a gasolio.

Il comando per attivare il Cruise Control è generalmente posto sul volante o sulla levetta “devioluci”, quindi molto facile da raggiungere. L’attivazione è segnalata dall’accensione di un’apposita spia sul cruscotto. L’interfaccia permette di aumentare o diminuire la velocità tramite la pressione di alcuni tasti e, ovviamente, il comando può essere disattivato in qualsiasi momento e si disinnesca automaticamente ogni volta che si preme il pedale del freno o della frizione, si tira il freno a mano oppure si inserisce un sistema di sicurezza (come, ad esempio, VDC o ASR).

Il fatto che il Cruise Control sia in grado di disattivarsi in maniera automatica in caso di rallentamenti, lo rende particolarmente adatto alla guida su autostrada, dove è più probabile mantenere una velocità costante. Se il veicolo è dotato di un cambio automatico, che esclude l’utilizzo della frizione, la disattivazione automatica del Cruise Control risulta meno frequente.

Adaptive Cruise Control

Per ovviare agli inconvenienti connessi alle variazioni delle condizioni di traffico, è stato progettato il Cruise Control c.d. “adattivo”: Adaptive Cruise Control (ACC). Montato per la prima volta sulle Mitsubishi Diamante nel 1995 (e poi perfezionato da Mercedes-Benz nel 1999), tale sistema consente di adeguare la velocità di crociera alle condizioni del percorso, sulla base dell’andatura del veicolo che ci precede. Inoltre, permette di impostare la distanza di sicurezza da mantenere.

Tutto ciò è reso possibile dalla presenza di particolari sensori: un radar, un rilevatore laser, una videocamera, oppure una combinazione integrata di più sensori che permettono al sistema di avvertire la presenza di ostacoli e di modulare la velocità, agendo sul freno o sull’acceleratore.

I primi modelli dotati di ACC non potevano frenare automaticamente fino all’arresto del veicolo, ma solo ridurre la velocità fino a circa 30 km/h per permettere poi al conducente di intervenire. Il Cruise Control Adattativo di ultima generazione, invece, consente alla vettura di fermarsi e poi di ripartire autonomamente se l’ostacolo non viene più rilevato. Tale sistema facilita di molto la vita del guidatore, alleggerendone il lavoro in presenza di lunghe code. Quando l’arresto si protrae a lungo, anche i sistemi di nuova generazione tendono a disattivarsi.

ACC predittivo

Un’altra evoluzione del Cruise Control adattativo è l’ACC predittivo. Grazie alla presenza di un sistema combinato di sensori, questo dispositivo riesce a prevedere il comportamento degli altri automobilisti, ad esempio la possibilità che un veicolo possa spostarsi da una corsia all’altra, migliorando in questo modo il comfort e la sicurezza di guida.

La guida del futuro… e quella del presente

I sistemi di Cruise Control e Adaptive Cruise Control rientrano nel primo grado della scala di guida autonoma stilata dalla SAE International: ciò significa che l’automobilista è sempre in grado di mantenere il controllo del veicolo. Le vetture che montano anche l’assistente per il mantenimento di corsia, raggiungono invece il secondo livello di guida assistita.

Le macchine completamente intelligenti sono ancora una realtà relativamente lontana. È ancora necessario mantenere alta l’attenzione alla guida e sottoscrivere una buona e affidabile polizza auto.

 

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