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Come scegliere il miglior antifurto per la casa

Casa e famiglia

Miglior antifurto casa: come scegliere l’allarme casa

16/05/2023

Il mercato degli antifurto per la sicurezza di casa è molto vasto e sono stati sviluppati sistemi che garantiscono un grado di protezione più o meno elevato, ecco perché è importante scegliere il modello più adatto alla propria abitazione.
In questo articolo, analizzeremo le informazioni più importanti che riguardano la scelta di un antifurto, partendo dalla domanda che quasi tutti gli utenti si pongono: meglio un sistema senza fili o cablato?

Gli antifurto domestici senza fili: i pro e i contro di questi sistemi

Gli antifurto senza fili vengono alimentati tramite apposite batterie e il loro funzionamento dipende dai sensori che comunicano con una centrale di controllo, alla quale il segnale viene trasmesso via radio.

Come ogni sistema antifurto, anche questo presenta alcuni vantaggi e degli svantaggi. I pro sono i seguenti:

  • non c’è bisogno di passare fili in casa, grazie al sistema wireless che facilita e velocizza l’installazione, che può essere anche effettuata in autonomia
  • hanno una resa estetica migliore rispetto ai sistemi cablati
  • possono essere aggiornati tramite l’aggiunta di ulteriori sensori
  • in caso di cambio residenza, si possono trasportare nella nuova abitazione.

Per quanto riguarda i contro, invece, i sistemi di allarme per la casa senza fili presentano le seguenti caratteristiche negative:

  • hanno un costo più elevato rispetto alle versioni con filo, anche perché devono essere necessariamente installati da professionisti
  • si devono sostituire regolarmente le batterie
  • in proprietà di grandi dimensioni la portata dei sensori potrebbe non essere adeguata.

Gli antifurto domestici cablati: i pro e i contro di questi sistemi

Gli allarmi per casa con i fili sono i sistemi più comuni e, come i modelli wireless, hanno dei sensori che comunicano con il pannello di controllo centrale. La differenza consiste nel fatto che ogni componente del sistema è collegato tramite fili.

Ecco i vantaggi degli antifurto cablati:

  • sono più economici rispetto alle versioni wireless
  • non hanno bisogno di particolare manutenzione dopo esser stati installati
  • hanno ottime performance sia in case di nuova costruzione che in ambienti ristrutturati, con il cablaggio che deve essere effettuato durante i lavori.

I contro, invece, sono:

  • a causa dei cavi, è necessario che l’impianto antifurto
  • può essere difficile aggiungere più sensori all’allarme
  • non puoi portare con te il sistema di sicurezza se cambi casa.

In definitiva, la scelta dipende molto dal tipo di abitazione che si possiede e dalle preferenze soggettive.

Come protegge un sistema di sicurezza domestica? Le diverse soluzioni disponibili sul mercato

Quando in casa si possiede un allarme e quest’ultimo scatta, possono aprirsi diversi scenari che dipendono dal tipo di sistema installato.

Esistono, infatti, antifurto domestici collegati a società di sicurezza esterne, allarmi casa monitorati solo con sirene acustiche, con sistemi smart e scatole d’allarme fittizie. Analizziamoli nel dettaglio.

Nel caso dei sistemi monitorati, l’antifurto viene connesso a una società di sicurezza esterna, che interviene in caso di segnale di allarme. Nel momento in cui si verifica una violazione della sicurezza, viene chiamato il numero della casa per chiedere una password segreta, in modo tale da capire se si tratta di un falso allarme e verificare che sia tutto a posto.

Nel caso non si ottenga la parola chiave corretta o nessuno risponde al telefono, l’azienda di sorveglianza invia un responsabile o le forze dell’ordine. Il vantaggio di questa tipologia di allarme è quello di avere qualcuno che controlla costantemente la propria proprietà. Ovviamente, il tutto ha un costo che varia da un’agenzia all’altra.

L’antifurto con le sole sirene, invece, emette un forte rumore quanto viene rilevata l’intrusione. Il suono ha una durata di circa venti minuti, ma le luci di allarme continuano a lampeggiare fino a quando il sistema non viene spento manualmente.

Non vengono collegati a sistemi di monitoraggio, ma servono per spaventare gli intrusi e per attirare l’attenzione di vicini o delle forze dell’ordine. Questa tipologia di antifurto è più indicata per quelle case in cui il rischio di furto è più basso o per chi non possiede oggetti di alto valore.

I sistemi smart, invece, permettono di avere una connessione live con il proprio appartamento in qualsiasi momento si voglia. Infatti, è possibile verificare la situazione, all’interno e all’esterno della proprietà, direttamente da un’applicazione del proprio smartphone.

Il vantaggio è evidente, dato che si può controllare casa anche quando si è in vacanza o fuori per lavoro. Alcuni modelli di questa categoria di allarmi possono essere collegati ai sistemi di polizia, così da poter aggiungere ulteriore sicurezza al proprio sistema.

Infine, abbiamo le scatole di allarme fittizie, utili a chi non può permettersi un sistema di allarme per casa. Si tratta di scatole e telecamere finte che vanno installate sul muro, così da far credere che la casa sia protetta da un antifurto reale.

Alcuni modelli sono dotati anche di luci LED, così da farli apparire come funzionanti e aumentare l’effetto deterrente.

Come funzionano i sistemi di antifurto domestici?

Se si scelgono i sistemi wireless chiunque può occuparsi dell’installazione di questi sistemi. Nel caso dei cablati, invece, è meglio rivolgersi a tecnici specializzati. In ogni caso, un allarme domestico è suddiviso in due parti principali: il pannello di controllo centrale e i sensori.

Le specifiche tecniche cambiano in base al modello scelto e alla casa produttrice, ma in generale l’allarme viene attivato e disattivato dal pannello centrale. I sensori possono essere posizionati nel posto che si ritiene più opportuno.

Quasi sempre, questi elementi sono rilevatori a infrarossi passivi, anche conosciuti come PIR. Si tratta di sistemi che riescono a misurare i cambiamenti di calore all’interno di una stanza. Se la temperatura varia oltre un limite massimo, scatta l’allarme.

Altri antifurto hanno un sistema di controllo separato, che permette la disattivazione dell’allarme anche senza recarsi al pannello centrale. Ovviamente, è fondamentale ricordarsi di attivare il sistema prima di uscire di casa.
Prima di procedere con il montaggio dei sensori, è importante capire quali sono le zone più a rischio della propria casa. Nella maggior parte dei casi si tratta dei punti in corrispondenza di porte e finestre, ma anche dei punti ciechi, dove un ladro potrebbe operare senza essere scoperto.

Aggiungere all’antifurto LED lampeggianti e telecamere permette di ampliare il livello di sicurezza.

Quanto costa acquistare un impianto antifurto di qualità elevata?

In commercio si possono trovare allarmi con sole sirene a un prezzo che supera di poco i 100 euro. Il costo, però, varia da diversi fattori come, ad esempio:

  • le caratteristiche tecniche del sistema di allarme domestico
  • il livello di monitoraggio che offre
  • la presenza di un contratto di manutenzione.

A livello statistico, un allarme con monitoraggio può costare, all’incirca, poco meno di 300 euro, con i sistemi più avanzati che possono andare oltre questa cifra.

I modelli smart, invece, si aggirano intorno ai 250 euro per una casa di piccole dimensioni, al quale va aggiunto un costo di installazione, se si tratta di un sistema cablato, e di monitoraggio.

Il possesso di un antifurto in casa influisce sul costo per l’assicurazione di casa?

In alcuni casi è possibile ottenere degli sconti quando si stipula una polizza casa, se si possiede un sistema di protezione di livello elevato che protegge dagli intrusi.

In ogni caso, abbinare a un allarme una buona assicurazione casa che fornisca delle garanzie aggiuntive in caso di furto consente di vivere con maggiore serenità.

Sul sito di Verti è possibile calcolare un preventivo e personalizzare la polizza casa con diverse garanzie, così da proteggerla in caso di furti, incendio o danni all’immobile. Inoltre, è possibile anche tutelare la propria famiglia da tantissimi imprevisti che possono capitare nella vita di tutti i giorni.

I fattori principali di cui tener conto quando si sceglie un sistema di sicurezza per la propria casa

Il primo aspetto da valutare quando si acquista l’allarme per la propria casa è, sicuramente, il budget a disposizione. Infatti, questo elemento influisce in modo determinante sulla scelta. Si deve tener conto anche dei costi relativi all’installazione e alla manutenzione.

Altro aspetto determinante riguarda la valutazione del rischio. Occorre considerare quali sono i punti di maggiore vulnerabilità, quelli che potrebbero essere utilizzati dai ladri per provare a introdursi in casa.

Dopo questa analisi, è possibile scegliere il modello di allarme più adatto alle proprie esigenze, configurando il sistema nel modo migliore possibile, così da proteggere l’immobile e gli oggetti che contiene.

Altro fattore determinante è la posizione della casa. Se si vive in un’area in cui il tasso di criminalità è elevato, è meglio investire una cifra maggiore in un sistema più avanzato. Lo stesso vale per chi abita in zone isolate, in cui nessuno potrebbe sentire il suono dell’allarme. In quest’ultimo caso, meglio optare per antifurto con monitoraggio anche da remoto e connesso a un servizio di sorveglianza.

Le dimensioni dell’abitazione sono determinanti, infatti un appartamento di pochi metri quadri avrà esigenze differenti rispetto a una casa molto grande e su più piani. In quest’ultimo caso, la vulnerabilità è maggiore e ci si deve affidare a sistemi più completi e ben organizzati.

In generale, i grandi ambienti possono trovare difficoltà sia con l’installazione di sistemi cablati che con quelli wireless, con il segnale che potrebbe bloccarsi se c’è molta distanza tra il sensore e il rilevatore.

Quando si acquista un nuovo antifurto è importante considerare anche la presenza di animali domestici all’interno di casa. Infatti, i sensori spesso non sono in grado di distinguere i movimenti di animali e persone. Meglio, quindi, investire su un allarme domestico che sia capace di evitare che vengano inviate false richieste di soccorso.

In questi casi, infatti, l’antifurto rischierebbe di disturbare i vicini e comporterebbe delle problematiche alle forze dell’ordine che dovrebbero gestire delle false chiamate di intervento. Il rischio è quello che le autorità possano escludere la propria casa da quelle inserite nella lista di controllo, a causa dei continui falsi allarmi. Questo aspetto, quindi, va valutato con attenzione quando si decide di installare un nuovo allarme.

Le esigenze cambiano anche in base al tipo di utilizzo che si fa dell’immobile. Spesso ci sono casi in cui in casa è presente sempre qualcuno, mentre in altri gli ambienti sono sempre vuoti per diverso tempo.
Si tratta di un altro aspetto da valutare che potrebbe influire sulla scelta del tipo di sistema da installare. Quando si è quasi sempre in casa si potrebbe valutare di investire su un allarme meno sofisticato, mentre chi ha una seconda casa o vive fuori per lavoro, è meglio che consideri l’installazione di un allarme con monitoraggio da remoto.

Considerazioni finali sugli allarmi domestici

Abbiamo visto quali sono le caratteristiche dei vari sistemi di sicurezza per la casa, considerando anche i fattori che influenzano maggiormente la scelta dell’impianto più adatto alle proprie esigenze.

Quando non si hanno competenze specifiche, è sempre meglio affidarsi alla consulenza di aziende specializzate nell’installazione di sistemi di allarme per la casa, così da avere la sicurezza di ottenere un livello di protezione adeguato alle proprie esigenze specifiche.

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