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Classe di merito assicurazione: cosa si intende, come funziona e dove trovarla

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classe di merito assicurazione: cos'è e come si calcola

Per quanto riguarda l’assicurazione Rc Auto, uno degli aspetti che influenzano in maniera significativa il costo della polizza è la classe di merito.

In ambito assicurativo, questo termine viene utilizzato per descrivere l’indicatore che, di anno in anno, definisce la condotta automobilistica dell’assicurato, premiandolo o penalizzandolo in base al livello di sinistrosità.

La classe di merito può essere, quindi, considerata un valore definito in base ai sinistri nei quali l’assicurato è stato coinvolto.

Scopo di questo articolo è, quindi, quello di fare maggiore chiarezza riguardo alla classe di merito, analizzando con maggiore precisione cosa significa, quante sono le diverse classi di merito, come queste ultime vengono determinate, il meccanismo di funzionamento che ne regola i punteggi e l’applicazione della ex Legge Bersani, integrata ed estesa dalla cosiddetta RC familiare nel febbraio 2020.

Ecco i punti che toccheremo nell’articolo:

  • cosa si intende per classe di merito
  • come funziona la classe di merito
  • a chi e come viene assegnata la classe di merito
  • come si calcola e quali sono le classi di merito
  • come verificare la propria classe di merito
  • come si mantiene la propria classe di merito
  • come si trasferisce o eredita: la Legge Bersani.

Cosa si intende per classe di merito

Se stai leggendo questo articolo, con estrema probabilità, non sai cosa si intende per classe di merito. Spesso abbreviata in CU, la classe di merito è un valore che, tramite uno specifico calcolo, viene attribuito dalle compagnie assicurative all’assicurato in funzione della sua sinistrosità.

Questo punteggio viene espresso con un numero che varia tra 1 e 18 e permette di calcolare il premio assicurativo che ti sarà corrisposto durante il periodo di osservazione.

La prima classe di merito permette di sottoscrivere la propria polizza assicurativa a prezzi vantaggiosi, e viene attribuita agli assicurati più virtuosi, mentre la diciottesima implica un premio assicurativo maggiormente dispendioso e viene riservata ai guidatori la cui condotta automobilistica testimonia diversi sinistri.

Come funziona la classe di merito

Come suggerisce la definizione stessa, la classe di merito rappresenta un sistema di calcolo attuato nei medesimi termini da tutte le compagnie assicurative, con l’obiettivo di stabilire il premio assicurativo in base alla condotta alla guida.

La classe di merito è rappresentata da un valore che va da 1 a 18, scala che stabilisce, insieme ad altri fattori, il tariffario delle polizze.

Qualora non avessi mai stipulato una polizza RC auto e nel caso in cui non potessi usufruire della RC familiare, alla tua polizza verrebbe assegnata la quattordicesima classe di merito. Discorso analogo se non si risulta assicurati per più di 5 anni: anche in questo caso, viene assegnata e si riparte dalla quattordicesima classe di merito.

La stessa precisione che riguarda il calcolo della classe di merito, viene impiegata anche in merito al meccanismo che regola l’arretramento del punteggio. In tal senso, verrai retrocesso di due classi di merito ad ogni incidente con colpa. Qualora, invece, dovessi concludere l’anno senza avere sinistri, la classe di merito scalerà di classe, passando ad esempio da 5 a 4.

A chi e come viene assegnata la classe di merito

Prima di stipulare una polizza assicurativa, è necessario che tu sappia che la classe di merito riguarda solo ed esclusivamente l’intestatario del veicolo, pertanto non è possibile formalizzare una polizia assicurativa su un veicolo non di proprietà.

Come già descritto, la classe di merito assegnata al momento della stipula dell’assicurazione, aumenta o diminuisce negli anni a seconda del numero di sinistri denunciati.

Non tutti gli incidenti comportano, però, un peggioramento nella classe di merito.

In casi di sinistri di lieve entità, potrai infatti sottrarti ai malus. Allo stesso modo, l’incremento del costo della polizza può essere evitato con l’aggiunta della garanzia Bonus protetto, opzione che consente di preservare la classe di merito maturata precedentemente nel caso di primo sinistro con colpa paritaria o principale.

Tuttavia, il meccanismo sopracitato può essere considerato solamente qualora la polizza venisse confermata con la stessa compagnia assicuratrice: il bonus protetto, infatti, salvaguarda solo la classe di merito interna.

Come si calcola e quali sono le classi di merito

L’assegnazione della classe di merito avviene mediante un’apposita tabella, grazie alla quale la compagnia assicurativa stabilisce il premio assicurativo. Se sprovvisto di una storia assicurativa, qualora dovessi stipulare una nuova polizza RC auto, la compagnia assicurativa procederebbe assegnandoti la quattordicesima classe di merito, soggetta a ricalcolo ogni dieci mesi.

In caso di cessazione del rischio, mancato rinnovo o sospensione della polizza, la classe di merito assegnata verrebbe preservata per ulteriori cinque anni e non sarebbe soggetta a modifiche qualora il mezzo fosse soggetto ad alienazione, furto o vendita.

Per quanto riguarda il calcolo del premio, le compagnie assicurative tengono conto di fattori quali: l’area di residenza, l’età dell’intestatario del veicolo, gli anni trascorsi dall’abilitazione alla guida, il modello dell’auto e i sinistri appartenenti al passato.

Nonostante la tabella per la classe di merito sia il principale punto di riferimento per tutte le compagnie, ogni società assicurative possono effettuare il calcolo del coefficiente in maniera differente.

Proprio al fine di comprendere senza problemi la classe di merito corrispondente a quella di provenienza, le compagnie assicuratrici usufruiscono della CU, meglio nota come classe universale.

Quest’ultima non è altro che una classe univoca, la quale consente di trasferire la propria assicurazione da una compagnia all’altra senza modificare la classe di merito. Di conseguenza, se hai scelto di non rinnovare la tua precedente polizza alla sua scadenza naturale e hai optato per una più vantaggiosa, manterrai la tua CU.

Come verificare la propria classe di merito

La conclusione del paragrafo precedente avevo introdotto la classe universale, ovvero il coefficiente a cui attenersi quando si desidera trasferire la propria polizza assicurativa da una compagnia all’altra.

Vi sono tre differenti modi per conoscere la propria classe merito, che sono l’attestato di rischio, il contratto di assicurazione sottoscritto con la precedente compagnia assicurativa e la targa dell’auto:

  • attestato di rischio. È una documentazione che, per legge, ogni assicurazione ha l’obbligo di fornire 60 giorni prima della scadenza della polizza. Questa contiene una tabella riassuntiva di tutti i sinistri incorsi nell’ultimo lustro, la CU di provenienza e la nuova classe di merito qualora si scegliesse di sottoscrivere una nuova polizza con la stessa compagnia (è possibile trovare l’ATR anche nella propria area personale nel caso di account e/o assicurazioni stipulate online)
  • contratto di assicurazione. Nel caso in cui decidessi di risalire alla tua classe di merito consultando il contratto stipulato con la compagnia assicurativa, non dovrai fare altro che calcolare la nuova classe applicando a quella precedentemente attribuita eventuali bonus o malus
  • targa dell’auto. L’ultima maniera utile per risalire alla propria classe di merito consiste nell’effettuare un preventivo online inserendo il numero di targa all’interno nel nostro strumento per il calcolo preventivo auto o usando i vari comparatori online.

Come si mantiene la propria classe di merito

In base alle leggi attualmente in vigore in Italia, determinate circostanze permettono di preservare la propria classe di merito. Oltre alla già citata conservazione delle CU anche per i cinque anni successivi alla scadenza o all’annullamento della polizza, è possibile conservare la classe di merito dell’assicurazione in contesti quali:

  • permuta della vettura
  • rottamazione
  • consegna in conto vendita
  • furto
  • acquisizione di un ulteriore veicolo.

In aggiunta, è necessario ricordare che la classe di merito non subisce alcuna variazione anche qualora cambiassi compagnia assicurativa o, a condizione che il contratto preveda il Bonus protetto. Quest’ultimo, infatti, permette di mantenere la classi di merito di appartenenza anche in seguito primo sinistro con colpa paritaria o principale.

Come si trasferisce o eredita: la ex Legge Bersani

Il provvedimento noto come Legge Bersani, entrato in vigore dal 2007, integrato ed esteso nel febbraio 2020 dalla cosiddetta RC familiare, consente di ereditare la classe di merito, consentendo di stipulare una polizza per una nuova vettura nella stessa CU dell’intestatario o di un componente della famiglia stabilmente convivente.

I vantaggi legati alla sottoscrizione di una polizza usufruendo della Legge Bersani riguardano soprattutto i neopatentati e, a partire dal 2020, sono stati notevolmente ampliati grazie all’introduzione della RC Familiare. Questa, infatti, consente di trasferire la classe di merito anche per veicoli appartenenti a tipologie differenti.

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