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Pastiglie dei freni moto: ogni quanto cambiarle e quali scegliere

Moto

Guida al cambio delle pastiglie dei freni della moto

27/05/2022

Le pastiglie dei freni della moto vanno cambiate periodicamente per assicurare il corretto funzionamento del proprio mezzo di trasporto. Le pastiglie, infatti, sono un elemento di primaria importanza ai fini della sicurezza dell’impianto frenante della moto in quanto, sfregando sui dischi dei freni e comprimendoli, ne interrompono la rotazione provocando la conseguente decelerazione del motociclo.

Le pastiglie, chiamate anche pasticche o guarnizioni di attrito, devono essere in buone condizioni per poter garantire la sicurezza del guidatore e dei passeggeri. Ogni quanto effettuare il cambio e come scegliere le pastiglie giuste? Tutto quello che c’è da sapere a riguardo lo trovi in questa breve guida pratica.

 Come capire quando cambiare le pastiglie dei freni

Capire quando cambiare le pastiglie dei freni è semplice: solitamente le moto hanno un sensore di usura che rileva lo stato di conservazione delle pasticche. In caso di un eccessivo consumo, sul cruscotto della moto comparirà un segnale rosso a indicare che è giunto il momento di cambiare le pastiglie.

Oltre all’accensione del sensore di usura, ci sono altri avvisi che possono indicare la necessità di sostituire le pastiglie dei freni anteriori o posteriori.  

  • Quando in fase di frenata si avverte un fischio sarà meglio controllare lo stato di conservazione dei freni in quanto potrebbe rendersi necessario un intervento sulle pastiglie.
  • Se si nota che i freni sono meno reattivi del solito, hanno una minore capacità frenante e uno spazio di frenata maggiore, è sempre preferibile fare un controllo.
  • Nel caso in cui, guardando a occhio nudo, i freni appaiono sottili e usurati sarà bene cambiarli.

 Ogni quanto cambiare le pastiglie della moto

Per sapere con esattezza ogni quanto cambiare le pastiglie si dovrà consultare il manuale d’uso della moto, fornito in dotazione al momento dell’acquisto. Lì, di solito, viene data un’indicazione precisa del chilometraggio oltre il quale è consigliabile effettuare la manutenzione dell’impianto frenante. Tuttavia, ci sono altri fattori che incidono sull’usura delle pastiglie che vanno tenuti in considerazione. 

  • Stile di guida: chi va veloce ed effettua spesso brusche frenate sottopone le pastiglie a maggiore usura.
  • Uso della moto: se viene utilizzata tutti i giorni per percorrere lungi tragitti allora si renderà necessaria una maggiore manutenzione del proprio veicolo.
  • Tipo di strade: percorrere abitualmente tragitti in discesa porta a consumare maggiormente le pastiglie dei freni rispetto ai percorsi in pianura, in quanto si frena più spesso.

 In linea di massima, il consiglio è quello di cambiare le pastiglie dei freni ogni 30.000 km per evitare il danneggiamento dei dischi e continuare a guidare la moto in piena sicurezza.

 Sostituzione delle pastiglie dei freni: quale tipologia scegliere

Quando arriva il momento di procedere alla sostituzione delle pastiglie dei freni, occorre capire quale tipologia scegliere tra quelle disponibili in commercio. Le pasticche dei dischi sono costituite da una placca metallica su cui viene apposto un materiale che ha lo scopo di generare attrito sul disco, ostacolandone la rotazione. Il materiale d’attrito può essere di vario tipo e questo fattore influisce direttamente sull’efficienza e sulla durata delle pastiglie.

Esistono principalmente tre tipologie di materiali utilizzati per la costruzione delle pastiglie dei freni: organici, sinterizzati e semi-metallici.

 Pastiglie organiche

Questa tipologia di pastiglie è composta da materiali naturali e organici, solitamente fibre, leganti, abrasivi e lubrificanti. Il risultato sono pastiglie molto morbide e silenziose, adatte a moto di piccola cilindrata ma non all’uso sportivo.

Pastiglie sinterizzate

Oggi le pastiglie sinterizzate sono le più diffuse per via delle loro performance ottimali, soprattutto in ambito sportivo. Sono composte da polveri metalliche che vengono agglomerate e fissate al supporto ad alte temperature.

Pastiglie semi-metalliche

Sono composte da un materiale misto, sia organico che metallico. Il risultato è una pastiglia che unisce i benefici delle due tipologie appena viste, al contempo resistente alle alte temperature e durevole nel tempo.

Quanto costa cambiare le pastiglie dei freni della moto

Il costo per la sostituzione delle pastiglie dipende da diversi fattori: se è necessario l’intervento di un meccanico, al costo dei materiali si dovrà aggiungere quello della manodopera. Al contrario, se si procede con il fai da te, i costi si ridurranno alla spesa per l’acquisto delle pastiglie nuove, che dipende in ultima analisi dalla loro composizione.

Le diverse tipologie di pastiglie, infatti, hanno costi differenti. Solitamente, è possibile trovare pastiglie di buona qualità a un prezzo compreso tra i 10 e i 30 euro. Le pastiglie organiche sono di media più economiche ma, come visto sopra, non sono adatte alle moto da corsa. Al contrario, le pastiglie sinterizzate sono pensate per le moto sportive, ma hanno un costo decisamente superiore. La via di mezzo tra le due, come abbiamo visto, sono le semi-metalliche che, anche a livello di costo, si pongono a metà strada.

In definitiva, le pastiglie semi-metalliche sono una buona via di mezzo, in quanto uniscono i benefici dei materiali organici con quelli dei metalli, garantendo ottimi risultati. Sapere quali sono le pastiglie dei freni più adatte è fondamentale per poter utilizzare al meglio la propria moto e l’aver imparato quando procedere alla loro sostituzione è una condizione imprescindibile per poter guidare in sicurezza.

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