Gli autovelox sono strumenti di controllo della velocità utilizzati su strade e autostrade per monitorare e far rispettare i limiti secondo quanto stabilito dal codice della strada. La loro presenza è regolata da norme precise, le quali stabiliscono quando e come questi dispositivi possono essere impiegati.
Le violazioni dei limiti di velocità rilevate dagli autovelox comportano multe e la decurtazione di punti dalla patente per eccesso di velocità. L’entità della multa e il numero di punti decurtati dipendono dall’entità dell’eccesso di velocità anche rispetto alla tolleranza stabilita. Le normative prevedono soglie specifiche che determinano l’aumento della penalità in base alla gravità dell’infrazione, con sanzioni e costi che possono essere anche piuttosto onerosi.
Autovelox e multe: come funziona la tolleranza secondo il Codice della Strada
Quando si riceve una multa per eccesso di velocità, uno dei primi dubbi riguarda la tolleranza applicata dagli autovelox. Quanto si può superare il limite prima di incorrere in una sanzione? Il Codice della
Strada italiano prevede margini precisi, pensati per compensare eventuali errori di rilevamento delle apparecchiature. In questo articolo analizziamo quanto è la tolleranza, come viene applicata, quali sono le sanzioni e come cambia a seconda dei limiti di velocità.
Che cos’è la tolleranza degli autovelox?
La tolleranza è il margine di errore che viene sottratto alla velocità rilevata dall’autovelox, come previsto dalla normativa. Serve a compensare eventuali imprecisioni degli strumenti elettronici di misurazione.
Secondo l’art. 345 del Regolamento di esecuzione del CdS:
“Nel caso di contestazione della violazione dei limiti di velocità rilevata con apparecchiature omologate, la velocità effettiva è determinata sottraendo un margine di tolleranza pari al 5% della velocità accertata e comunque non inferiore a 5 km/h.”
In sintesi:
- fino a 100 km/h: si applica una tolleranza fissa di 5 km/h
- oltre i 100 km/h: si applica una tolleranza del 5%.
Tolleranza autovelox e multa per eccesso: esempi pratici
- velocità rilevata 96 km/h in una zona con limite 90 km/h. Si applica una tolleranza di 5 km/h, quindi la velocità effettiva è 91 km/h e non si viene multati
- velocità rilevata 108 km/h in zona 100 km/h. Il5% di 108 è 5,4 esi sottrae 5,4 km/h, quindi la velocità effettiva è 102,6 km/h. Scatta la multa.
Tolleranza Autovelox fissi e mobili: cambia qualcosa?
No. La tolleranza è identica sia che la rilevazione sia fatta da:
- autovelox fisso (installato lungo le strade)
- autovelox mobile (usato dalle pattuglie)
- sistema Tutor (media di velocità)
- dispositivi come Vergilius o Telelaser.
È importante sapere che, in base alla giurisprudenza consolidata, i dispositivi devono essere omologati e regolarmente tarati.
La tolleranza autovelox è un elemento fondamentale per la corretta applicazione delle sanzioni per eccesso di velocità. È importante conoscere i propri diritti e le regole previste dal Codice della Strada per evitare sanzioni ingiustificate o per decidere consapevolmente se presentare ricorso.
Ma la regola più sicura resta sempre una sola: rispettare i limiti di velocità.
Legittimità degli autovelox installati dalle forze dell’ordine
Per entrare nel merito delle legittimità dell’uso degli autovelox da parte delle forze dell’ordine, è necessario fare prima di tutto un excursus sulle tipologie di autovelox.
Autovelox fissi
Gli autovelox fissi sono installati in punti stabili e permanenti lungo la strada. La loro posizione deve essere segnalata chiaramente ai conducenti attraverso cartelli stradali posizionati a una distanza adeguata prima del dispositivo, come previsto dalle normative vigenti. La segnalazione deve informare i conducenti della presenza del controllo elettronico della velocità, permettendo loro di adeguare la propria velocità in tempo.
Autovelox mobili
Gli autovelox mobili sono utilizzati dalle forze dell’ordine in maniera temporanea e possono essere spostati in diversi luoghi. Anche per questi dispositivi esistono regole specifiche sulla segnalazione, sebbene la prassi possa variare. In generale, è richiesta una segnalazione che informi i conducenti della possibile presenza di controlli della velocità.
Segnalazione autovelox: perché è obbligatoria
Si intuisce quindi subito che la segnalazione della presenza degli strumenti di misurazione della velocità, sia obbligatoria. Infatti, gli autovelox dovrebbero essere un deterrente per chi ha “il piede pesante” ma con un intento maggiormente preventivo più che punitivo.
Come abbiamo visto, un autovelox deve essere segnalato in modo chiaro e inequivocabile. Per gli autovelox fissi, ciò significa cartelli visibili a distanza adeguata prima del dispositivo. Per quelli mobili, la segnalazione può assumere forme diverse, ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso: assicurare che i conducenti siano consapevoli della possibile presenza di controlli.
Autovelox mobile non segnalato: un caso controverso
Cosa succede quindi se l’autovelox non è adeguatamente segnalato?
L’uso di autovelox mobili non segnalati è un tema controverso. Alcune interpretazioni delle normative suggeriscono che la segnalazione non sia sempre obbligatoria per questa tipologia di autovelox, soprattutto in contesti dove si ritenga che la segnalazione possa compromettere l’efficacia del controllo. Tuttavia, questo approccio è spesso oggetto di dibattito e contestazioni legali con la giurisprudenza che tende a valutare caso per caso.
Cosa fare per verificare se una segnalazione autovelox è legittima?
La legittimità e l’efficacia degli autovelox dipendono fortemente dalla loro corretta segnalazione e dall’aderenza alle normative vigenti. L’obiettivo primario resta quello di promuovere la sicurezza stradale, incentivando i conducenti a rispettare i limiti di velocità stabiliti.
Per verificare la legittimità di una segnalazione di autovelox, è importante seguire alcuni passaggi chiave che aiutano a determinare se il dispositivo è stato utilizzato in conformità con le norme vigenti. Ecco cosa fare:
- controllare la segnalazione dei dispositivi. Verifica se la presenza dell’autovelox era adeguatamente segnalata prima del punto di controllo. Le norme richiedono che i conducenti siano informati in anticipo della presenza di autovelox fissi tramite cartelli stradali visibili. Per gli autovelox mobili, la prassi di segnalazione può variare, ma l’intento deve sempre essere quello di informare i conducenti
- verificare la posizione dell’autovelox. Alcune normative locali o nazionali possono specificare aree in cui l’uso degli autovelox è limitato o prescrivere criteri specifici per la loro installazione. Controlla se l’autovelox era posizionato in un’area consentita e secondo le disposizioni di legge
- consultare normative e direttive locali. Le regole sull’uso degli autovelox possono variare significativamente da una regione all’altra. È utile consultare le normative locali o le direttive emesse dalle autorità competenti per comprendere i requisiti specifici relativi all’uso degli autovelox nella tua area
- richiedere documentazione. In caso di multa per eccesso di velocità rilevato da un autovelox, è possibile richiedere alle autorità competenti la documentazione che attesti la corretta calibrazione e manutenzione del dispositivo, nonché la legittimità della sua installazione e segnalazione. Questa documentazione può fornire prove cruciali sulla regolarità dell’operato
- Consultare un Avvocato. Se ritieni che la segnalazione di un autovelox non sia legittima o che ci siano irregolarità nella procedura seguita, può essere utile consultare un avvocato specializzato in diritto della strada. Un professionista può offrire consulenza specifica sulle azioni da intraprendere e sull’eventuale impugnazione della multa
- verificare precedenti giurisprudenziali. A volte, la giurisprudenza relativa all’uso degli autovelox può fornire indicazioni su come determinate situazioni sono state gestite in passato. Esaminare i precedenti può offrire spunti utili su come procedere.
In generale, l’approccio migliore consiste nell’essere informati sui propri diritti e sulle normative vigenti relative all’uso degli autovelox. Mantenersi aggiornati e chiedere trasparenza nelle procedure di controllo della velocità può aiutare a tutelare la propria posizione in caso di contestazioni.
Multe e autovelox: è possibile fare ricorso?
possibile fare ricorso contro una multa per eccesso di velocità rilevata da un autovelox, se ritieni che ci siano state irregolarità nella procedura, errori nel verbale, problemi con la segnalazione dell’autovelox o se puoi dimostrare che la tua velocità era nei limiti per giustificati motivi.
Verificare la legittimità di una segnalazione autovelox e procedere con un eventuale ricorso richiede attenzione ai dettagli e, talvolta, supporto legale qualificato per navigare efficacemente le complessità della legge:
- posizione e segnalazione. Controlla se la posizione dell’autovelox e la sua segnalazione rispettano le normative locali. Per gli autovelox fissi, dovrebbe esserci un cartello che ne annuncia la presenza a una distanza adeguata prima del dispositivo. Nel caso di autovelox mobili, la prassi può variare, ma in generale, dovrebbe essere garantita una forma di preavviso
- dettagli e accuratezza nella contravvenzione. Assicurati che il verbale contenga tutti i dettagli necessari e sia privo di errori materiali (data, ora, luogo, velocità rilevata, limite di velocità, identificazione del veicolo, ecc.)
- certificati di taratura. Gli autovelox devono essere regolarmente calibrati e mantenuti secondo specifiche tecniche. Richiedere la documentazione che attesti l’ultima calibrazione e verifica che sia stata eseguita entro i termini previsti dalla legge
- condizioni ambientali e stradali specifiche. Considera se le condizioni ambientali o stradali (cattiva segnalazione, visibilità ridotta, ecc.) possono aver influenzato la correttezza della rilevazione o la tua capacità di rispettare il limite di velocità.