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Passaggio di proprietà di un’auto: tutto quello da sapere

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Passaggio di proprietà di un’auto: tutto quello da sapere

12/01/2024

Quando si acquista un’automobile, tra le varie pratiche e spese da tenere in considerazione, ci sono quelle relative al passaggio di proprietà. Tale procedura serve ad ottenere il certificato di proprietà dell’auto ed è indispensabile affinché il trasferimento possa essere considerato valido. Ma come funziona il passaggio di proprietà di un’auto? Quali spese comporta? Dove conviene eseguirlo? Quali documenti richiede? Per rispondere a queste e altre domande e diventare un esperto in materia, non ti resta che leggere questo articolo.

Cosa è il passaggio di proprietà di un’auto?

Il passaggio di proprietà, da richiedere entro sessanta giorni dal momento in cui è avvenuta la compravendita di un veicolo, serve ad accertare l’avvenuto cambio di proprietario del mezzo. Deve essere eseguito ogni volta che un veicolo cambia proprietario (anche se il passaggio avviene, ad esempio, tra parenti o amici) e comporta una serie di procedure burocratiche, le quali, come spesso accade, possono risultare piuttosto ostiche a chi non è molto pratico del settore. Quando la compravendita del veicolo è gestita da un concessionario, sarà l’azienda che funge da intermediaria a completare tutti i documenti necessari, richiedendo all’acquirente del mezzo soltanto il pagamento della somma dovuta. Se invece la compravendita avviene tra privati, bisognerà procedere in autonomia, recandosi presso un centro ACI o in Motorizzazione, oppure scegliendo di affidarsi a un’agenzia di consulenza. La scelta non è del tutto irrilevante, perché i costi potranno aumentare o ridursi. Ecco allora una guida pratica per effettuare al meglio il proprio passaggio di proprietà auto.

Come funziona e cosa serve per il passaggio di proprietà di un’auto?

Per procedere in autonomia all’esecuzione del passaggio di proprietà bisognerà munirsi dei seguenti documenti:

  • carta d’identità e codice fiscale
  • marca da bollo, acquistabile al costo di 16 euro
  • modulo di richiesta passaggio di proprietà (da prendere in Motorizzazione o scaricare online, scelta decisamente consigliabile)
  • modulo di richiesta di aggiornamento del DUC, dove dovranno essere riportati i dati del nuovo proprietario (anche questo reperibile online).

L’acquirente, inoltre, dovrà assicurarsi di possedere l’atto di vendita del veicolo e il DUC dell’auto acquistata, che include Carta di Circolazione e Certificato di proprietà. Quest’ultimo dovrà essere consegnato in Motorizzazione assieme ai due moduli di cui abbiamo parlato, i quali, dopo essere stati debitamente compilati, dovranno essere firmati sia dall’acquirente che dal venditore. Non resterà, a questo punto, che consegnare tutto presso il centro scelto, dove la pratica verrà avviata e conclusa nel giro di qualche giorno.

Costo passaggio di proprietà auto

Il passaggio di proprietà di un’automobile prevede una serie di costi fissi, non eludibili. Oltre alla già citata marca da bollo (sedici euro), bisognerà versare i diritti di motorizzazione (poco più di dieci euro), la marca di bollo da 32 euro necessaria per la trascrizione del veicolo sul Pubblico Registro Automobilistico (d’ora in avanti PRA), ulteriori tasse al PRA (per un totale di circa 27 euro), ma soprattutto la Tassa Provinciale di Trascrizione. Sul costo del passaggio di proprietà dell’auto, infatti, incidono alcuni costi fissi e altri soggetti a costante oscillazione. L’ultima tassa citata, di importo variabile, dipende da diversi fattori: per capire bene come si calcola il costo di un passaggio di proprietà auto, sarà bene analizzarli nel dettaglio.

Come calcolare il costo del passaggio di proprietà di un’auto?

Le spese variabili legate al passaggio di proprietà di un’auto sono vincolate alla zona di trascrizione del mezzo e alle caratteristiche del veicolo che subisce il passaggio. La tassa di trascrizione ha un costo fisso di 150 euro per i veicoli di potenza non superiore a 53 KW, corrispondenti a 72 cavalli. Tale importo può essere leggermente aumentato in alcune province, ma comunque non supera mai i 200 euro. Ciò che invece incide notevolmente nella determinazione di tale imposta è l’eccesso rispetto alla soglia citata. Purtroppo quasi qualunque veicolo a quattro ruote ha una potenza superiore a 53kw: pertanto sarà necessario pagare un corposo sovrapprezzo, pari ad almeno 3,50 euro per ogni kw in esubero rispetto al limite. Tale costo, peraltro, può essere aumentato in diverse province, fino a raggiungere una soglia massima di poco superiore a 4,50 euro. Per varie ragioni quasi tutte le province adottano la maggiorazione massima consentita, con aumenti pari al 30% sulla quota-base: solo in alcune zone d’Italia è possibile risparmiare sui passaggi di proprietà pagando meno. Vediamo dunque insieme dove costa meno fare il passaggio di proprietà auto, per arrivare a un calcolo dei costi completo.

Dove fare il passaggio di proprietà?

Il passaggio di proprietà di un’auto può essere svolto presso la Motorizzazione, presso un centro abilitato ACI o presso gli uffici del PRA (Pubblico Registro Automobilistico). In alternativa, sarà possibile ricorrere a studi privati: quest’ultima scelta è la meno conveniente dal punto di vista economico, ma può risultare vantaggiosa perché consente di risparmiare tempo e fatica e risparmia al compratore di un nuovo veicolo lo sforzo di affrontare l’iter burocratico che abbiamo fin qui descritto.

Cosa succede all’assicurazione?

Per quanto riguarda l’assicurazione auto, al momento dell’acquisto di un veicolo usato è possibile che una polizza assicurativa risulti già attiva, sospesa oppure che il veicolo sia totalmente sprovvisto di copertura assicurativa. Ciascuno di questi tre casi comporterà passaggi burocratici diversi, che andiamo ora a esaminare nel dettaglio. La prima possibilità è quella che si verifica con minore frequenza: è infatti raro che un venditore lasci al nuovo acquirente il diritto di usufruire della propria polizza assicurativa, trasferendo semplicemente il contratto già in essere sul nuovo proprietario. Accade più spesso, invece, che chi compra un nuovo veicolo possieda già un’assicurazione attiva su un altro mezzo, che viene magari dismesso, venduto o rottamato. In questo caso sarà possibile trasferire la vecchia assicurazione sul nuovo veicolo: la compagnia di assicurazione procederà direttamente al ricalcolo dell’importo dovuto, chiedendo un sovrapprezzo in caso di aumento o restituendo la differenza in caso di riduzione. A incidere saranno vari fattori, dal tipo di polizza stipulata all’età del vecchio e del nuovo veicolo. L’alternativa a tutti questi passaggi burocratici prevede la semplice disdetta della vecchia assicurazione, con conseguente stipula di un nuovo contratto. In alcuni casi questo passaggio può risultare conveniente, specie se, ad esempio, l’assicurazione già in essere risulti prossima alla scadenza. La stessa cosa avviene nel secondo dei casi a cui abbiamo fatto menzione, quello che prevede una polizza sospesa temporaneamente. Il nuovo acquirente potrà infatti scegliere se riattivare il vecchio contratto di assicurazione auto a proprie spese, oppure se annullarlo in via definitiva e stipularne uno nuovo. La terza e ultima possibilità contempla infine l’acquisto di un veicolo totalmente sprovvisto di copertura assicurativa. Ricordiamo che senza assicurazione RC Auto attiva non è possibile circolare: in questo caso, dunque, è fondamentale procedere con la stipula di una nuova polizza. Converrà, in questo caso, far partire la nuova assicurazione nel momento in cui il mezzo inizia realmente a circolare, quindi al termine di tutti i passaggi burocratici (a partire dal passaggio di proprietà) dei quali abbiamo parlato in questo articolo.

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