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08-06-2018
2 min
… ma di fatto cosa s’intende quando si parla di bonus malus?
Mettiti comodo: #telodiceverti
La forma bonus malus poco c’azzecca col mago Merlino e con la maga Smemorina: di fatto è una formula tariffaria basata sul merito. In sostanza le compagnie di assicurazione applicano un sistema premiante progressivo attraverso il quale, anno dopo anno, viene stabilito il costo della responsabilità civile. Intendiamoci: la classe di merito è solo uno dei parametri tariffari presi come riferimento, ma indubbiamente è quello che sulla carta definisce se sei un buon guidatore.
Attualmente è una delle forme contrattuali maggiormente stipulate in Italia, ne esistono altre, ma per non confonderti ne parleremo in un’altra occasione.
Cominciamo col dire che le classi bonus malus, dette anche di merito, sono 18. Se volessimo fare un parallelo scolastico: 18esima classe uguale primo banco davanti alla maestra, classe 1 secchione.
E ora vediamo la meccanica del sistema di tariffazione.
La classe di merito è legata al comportamento dell’automobilista e varia di anno in anno, fino al raggiungemento della prima classe. Quando parliamo di comportamento non intendiamo che l’automobilista apra la portiera alle signore, ma facciamo specifico riferimento agli eventuali incidenti commessi.
Per farla semplice: per ogni anno senza incidente (in assicuratese “sinistro”, che diciamo rende bene l’idea ) si scala di una classe (da qui bonus), viceversa, in caso di sinistri con colpa, si aumentano le classi (da qui malus) secondo la famigerata formula 3n – 1. Dopo te la spieghiamo, tranquillo!
Innanzitutto è importante sottolineare il concetto di incidente “con colpa”. In caso di sinistro, infatti, deve essere accertata la responsabilità. In tal senso ci troviamo di fronte a due scenari:
Solo in caso di responsabilità maggiore vengono attribuite le penalizzazioni legate al sistema di bonus malus. La responsabilità viene definita dalla dinamica dell’incidente attraverso la raccolta delle testimonianze, in primis la compilazione da parte delle parti in causa del CID, e dalla perizia dei periti.
E ora veniamo alla formula 3n – 1, dove “n” sta per il numero di sinistri. Per semplificare te la spieghiamo con qualche esempio:
Insomma: più incidenti fai nell’anno, maggiormente verrai penalizzato. Sì, lo sappiamo la formula è un po’ complessa, tant’è: per scongiurare questi calcoli astrusi è sufficiente che tu stia attento alla guida. Il meccanismo, infatti, tende a incentivare una guida consapevole e, di fatto, rappresenta un deterrente per comportamenti scorretti alla guida.
Fin qui tutto ok, potremmo metterci anche un carico da 90 spiegandoti cos’è la bonus malus agevolata, ma siamo buoni. Ti lasciamo il tempo per metabolizzare questo articolo e ci vediamo prossimamente per affrontare anche questo tema. Stay tuned!